Farmacologia di genere Bollettino della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie
Non sarà possibile accedere al poliambulatorio MODOETIA, se si è soggetti a quarantena (risultati quindi positivi al Covid-19) e in presenza di febbre superiore ai 37.5°. In nessun caso può sostituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Non intende altresì sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Nel caso della sindrome di Cushing o di neoplasie ovariche, la terapia è chirurgica e prevede la rimozione della causa della eccessiva secrezione ormonale.
- Un irsutismo che deriva da un iperandrogenismo ovarico solitamente comporta una cura a lungo termine, a base di contraccettivi orali.
- L’irsutismo si associa frequentemente ad altri disturbi tra cui irregolarità o scomparsa dei flussi mestruali, perdita di capelli, acne, sovrappeso.
- Il farmaco rilasciato in circolo agisce come tutti i contraccettivi ormonali, inibendo l’ovulazione e quindi il concepimento.
- L’infiammazione è una complessa reazione di difesa dell’organismo che favorisce l’intervento del sistema immunitario nelle sedi in cui si verifica un danno.
- Alcuni soggetti hanno usato la strategia “blast and cruise” in cui cicli con dosaggi multipli ed elevati venivano alternati a una dose di mantenimento più bassa.
Per dirla senza mezzi termini, gli steroidi sono usati per rendere gli uomini, più virili. Tuttavia, l’uso di AAS può anche fornire significativi benefici muscolari ed estetici per le donne. Questo articolo esplorerà alcuni dei motivi per cui l’AAS interessano le donne, nonché l’efficacia nell’uso https://anabolic-info.com/product/clomid/ femminile; benefici ed effetti collaterali correlati;
Gli ormoni, indipendentemente dal tipo, sono messaggeri chimici che forniscono segnali molto specifici per determinare l’attività. Questi segnali costanti sono precisamente decodificati da varie cellule recettoriali in tutto il corpo.
Gli ormoni come farmaci
L’indice di sicurezza del metodo contraccettivo è molto alta, ma tende a diminuire con il passare del tempo, tant’è che la percentuale di gravidanze al quinto anno dall’innesto sale al 2-3%. L’effetto collaterale più frequente è rappresentato dall’irregolarità delle mestruazioni e dalla comparsa di sanguinamenti tra un ciclo e l’altro. Nel marzo 2019 la Food and Drug Administration, l’agenzia che si occupa di verificare la sicurezza dei farmaci negli Stati Uniti, ha approvato un nuovo farmaco, il cui principio attivo è un neurosteroide, il brexanolone, usato per trattare la depressione postpartum.
La cosiddetta “minipillola” a base di soli progestinici è prevalentemente utilizzata dalle donne che non possono assumere estrogeni. In generale è meno diffusa della formula combinata, per cui ci sono anche meno dati disponibili. Quelli esistenti suggeriscono che il suo profilo di rischio non si discosti molto da quello della pillola più diffusa, anche se una recente revisione sistematica sembra indicare che possa essere leggermente più sicura. È stato dimostrato che l’assunzione della pillola può ridurre dal 30 al 50 per cento le possibilità di sviluppare un tumore ovarico rispetto a chi non ne ha mai fatto uso.
La più comune pillola contraccettiva combinata a base di estrogeni e progestinici contiene ormoni simili a quelli che regolano il ciclo mestruale e influiscono, anche nella loro versione naturale, sul rischio di sviluppare alcuni tipi di tumore dipendenti da ormoni nelle donne. Partendo dall’osservazione che alcuni ormoni favoriscono lo sviluppo dei tumori, i ricercatori hanno nel tempo messo a punto molecole che contrastano l’azione ormonale. Un esempio è il tamoxifene, un anti-estrogeno che mima in parte l’azione degli estrogeni stessi, ottenendo però l’effetto opposto, cioè di proteggere dal tumore del seno e dalle sue ricadute.
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Un servizio di salute mentale della donna si occupa inoltre del corretto utilizzo dei farmaci nelle donne in gravidanza e allattamento. Gli anabolizzanti talvolta sono presi non per curare una malattia ma per aumentare la massa muscolare e migliorare le prestazioni atletiche e sportive (doping). Sono anabolizzanti (steroidi anabolizzanti androgeni) il mesterolone, l’ossandrolone, l’ossimetolone, lo stanozololo.
- Con il termine “irsutismo” si fa riferimento a una condizione caratterizzata dall’eccessiva crescita di peli sul corpo femminile in alcune zone tipicamente maschili (l’area sopra il labbro superiore, il mento, il torace, l’addome, la schiena, i glutei, la porzione di braccio dalla spalla al gomito).
- E’ importante però sottolineare che non si tratta di un trattamento unico, sono richieste diverse sedute, a seconda della condizione di partenza.
- Sebbene sia presenta in misura minore, il testosterone si trova anche nell’organismo femminile dove viene convertito in estrogeni, ovvero i principali ormoni sessuali femminili.
- Inoltre, può essere utile avvalersi di programmi che insegnano metodi salutari alternativi per aumentare la massa muscolare e migliorare le prestazioni.
Il THP è sintetizzato in risposta allo stress ed è in grado di ridurre l’ansia rinforzando l’azione inibitoria del GABA mediata dai recettori GABA-A a livello dell’ippocampo (Murray et al. 2007). Diversi studi hanno evidenziato bassi livelli di questo neurosteroide in soggetti affetti da ansia e depressione, ma anche in donne anoressiche ed obese. L’esistenza di una diversa incidenza di vari quadri psicopatologici nei due sessi ha suggerito l’ipotesi che gli ormoni steroidei potessero essere uno dei fattori eziologici di ansia, depressione, demenza ed autismo. I pazienti hanno valutato gli effetti collaterali come lievi, temporanei e accettabili rispetto all’aumento percepito in termini di forza e volume muscolare; tuttavia, la persistenza di tali effetti rappresenta il motivo per cui hanno richiesto il ricovero in clinica.
Che aspetto ha
Come sapete, gli steroidi androgeni anabolizzanti derivano dal testosterone primario dell’ormone sessuale maschile e, in quanto tale, la donna se non sta attenta, può facilmente mostrare tratti caratteristici del maschio. Molti steroidi anabolizzanti causano ciò che è noto come virilizzazione, in particolare, i cambiamenti che si verificano a causa dell’alta presenza di androgeni nel corpo. Gli androgeni sono ormoni che tutti noi produciamo, sia uomini che donne, e essenzialmente così con Testosterone e Diidrotestosterone come primari.
Un solo paziente ha riportato valori 7-8 volte superiori dei biomarker di funzionalità epatica, che sono, tuttavia, rientrati alla sospensione dei farmaci. Un incremento della creatin-chinasi sierica (CK), di 10 o più volte rispetto al range di riferimento, è stata riportata nel 45% dei soggetti esaminati. Tra tutti i problemi di salute segnalati, nessuno ha portato al ricovero in ospedale, ad eccezione di una grave infezione della pelle nel sito di iniezione.
Gli ormoni nella pillola contraccettiva
La maggior parte delle complicanze è legata alla disfunzione per immaturità degli organi. In alcuni casi, le complicanze si risolvono del tutto; in altri, vi sono disfunzioni organiche residue. Il limite inferiore dei Very-Low Preterm che distingue il neonato pretermine dall’aborto varia nelle diverse nazioni in funzione della legislazione vigente. Humanitas Research Hospital è un ospedale ad alta specializzazione, centro di Ricerca e sede di insegnamento universitario e promuove la salute, la prevenzione e la diagnosi precoce.
Che cos’è l’irsutismo?
La conoscenza dei presunti benefici ed effetti avversi si basa esclusivamente sui dettami dei preparatori atletici o provengono da articoli a carattere divulgativo avvalorati da improbabili fonti scientifiche. Secondo Kevin McConway, professore di statistica presso l’Open University del Regno Unito, la scoperta ha gettato luce sulle possibili relazioni tra i più comuni antidolorifici e gli attacchi di cuore, ma alcuni aspetti rimangono ancora poco chiari. Si potrebbe ad esempio ipotizzare che i FANS non sono causa di infarto, ma che questo sia provocato dal disturbo per cui i farmaci sono stati prescritti. Va tenuto in considerazione che la ricerca ha esaminato solo pazienti che hanno consumato antinfiammatori sotto prescrizione medica e non ha tenuto conto di tutti quei soggetti che li hanno acquistati autonomamente.
Si ipotizza che nella donna gli estrogeni, prodotti prima della menopausa, abbiano un importante effetto protettivo sul cervello (Singh e Su 2013, Wei e Berman 2019, Bethea et al. 2002). Il consumo eccessivo dei comuni farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come l’ibuprofene e il naprossene, aumenta in maniera dose dipendente la probabilità di infarto acuto del miocardio. Secondo quanto riportato da un recente studio internazionale, per aumentare del 20-50% il rischio di attacco cardiaco, basterebbe una sola settimana di trattamento con questi farmaci, con un massimo di pericolosità dopo 30 giorni.
Rendiamo il cancrosempre più curabile
Si è ipotizzato che l’apolipoproteina E, codificata dal gene apoE possa interferire negativamente con l’azione neuroprotettiva degli estrogeni. Gli studi sperimentali, condotti sui topi con il gene apoE soppresso rispetto ai controlli, indicano che gli estrogeni possono modulare la proteina APOE e il suo recettore. In conclusione, le evidenze sperimentali confermano l’ipotesi che la proteina apoE influenza negativamente gli effetti benefici che gli estrogeni hanno a livello celebrale e questa evidenza supporta quanto evidenziato dagli studi epidemiologici condotti sulle donne (Altmann et al. 2014, Jorm et al. 2007). Ulteriori aspetti che rendono ancora più difficoltosa una stima degli effetti collaterali sono la scarsa consapevolezza dei medici riguardo il possibile abuso di anabolizzanti e la riservatezza dei pazienti durante la fase di raccolta anamnestica.